Ecobonus

Ottavo giorno consecutivo di sforamento delle polveri fini a Piacenza. Pm10 ancora sopra la quota limite di 50 microgrammi al metro cubo giovedì: è il quattordicesimo giorno di inquinamento elevato registrato dalla centralina di via Giordani dall’inizio del 2017, soltanto a Modena (con 15 giorni) stanno peggio.

Se sul versante dell’emergenza si attendono i provvedimenti di limitazione al traffico veicolare (se il quadro meteo non cambierà), si possono mettere in atto fin da subito azioni strutturali per cambiare nel concreto la situazione.

Tra le misure immediatamente attuabili da parte dei cittadini, vi sono gli Ecobonus introdotti dalla Legge di Bilancio 2017, ex Legge di Stabilità (Legge 11 dicembre 2016, n. 232, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21 dicembre 2016).

Riassumiamo le principali novità per quanto riguarda gli incentivi per le sole spese di riqualificazione energetica degli edifici, dal momento che il settore residenziale incide di circa il 40% sulle emissioni inquinanti in atmosfera:

per le singole unità immobiliari è confermata la proroga fino al 31 dicembre 2017 dell’Ecobonus 65% sugli interventi di efficientamento energetico;

per gli interventi di efficientamento energetico nei condomìni si potrà, invece, usufruire di bonus graduati in base all’entità dei lavori e ai risultati raggiunti. Si partirà, quindi, dal 65%, come nelle singole abitazioni, ma si potrà salire al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio (ad esempio quando si dota l’edificio del cappotto termico) o, addirittura, al 75% nel caso in cui l’intervento porti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva.

Gli incentivi saranno validi per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.

Le detrazioni saranno calcolate su un ammontare delle spese fino a 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

per gli interventi di efficientamento energetico che interessano le parti comuni degli edifici condominiali si potrà, inoltre, optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito.

Questo ultimo punto è, probabilmente, l’aspetto più interessante ed innovativo dell’incentivo, ovvero la possibilità di due nuove tipologie di cessione dei crediti Irpef e Ires da parte di tutti condòmini (anche non incapienti), non solo verso i “fornitori che hanno effettuato gli interventi” sulle parti comuni, ma anche nei confronti di altri “soggetti privati” (ad esempio commercialisti, architetti, amministratori di condominio, imprenditori o persone fisiche), i quali potranno decidere anche di rivendere a terzi questi crediti fiscali.

Nella sostanza significa che il condominio potrà decidere di cedere il proprio credito d’imposta all’impresa pagando solo il 25% dei lavori eseguiti. L’impresa rinuncerà all’incasso immediato del 75% dei lavori eseguiti ma vanterà altrettanto credito, da utilizzare nei successivi dieci anni, secondo la miglior regola di gestione finanziaria aziendale.

Se a questo aggiungiamo il risparmio in bolletta ottenuto a seguito dell’intervento di riqualificazione energetica possiamo affermare che l’intervento di efficientamento è a “costo zero”.

La StartUp Smart City and Buildinges S.R.L. ha sviluppato il prodotto “Condomini intelligenti Piacenza” che offre al condominio la possibilità di non versare alcuna somma iniziale di denaro per i lavori da svolgere. Ciò è possibile perché è l’impresa stessa che anticipa l’intervento di efficientamento, il cui costo viene pagato grazie all’incentivo fiscale ed alla rateizzazione pianificata del risparmio ottenuto.

L’operazione si dimostra estremamente vantaggiosa, oltre che necessaria, per quei condomini ad impianto centralizzato che devono ancora assolvere agli adempimenti imposti dal D.Lgs 102/2014 (contabilizzazione del calore), entro il 31 luglio 2017.

Ecobonus